Relativamente alle origini di Lago la storiografia è quasi concorde nell’attribuire la nascita del borgo alla fuga degli abitanti costieri al tempo delle incursioni saracene (IX, X e XI secolo) così come, a Cosenza, era accaduto quando si costituirono i cosiddetti “casali del Manco”. E’ tuttavia interessante l’ipotesi dello storico locale Don Nicola Cupelli che attribuisce la fondazione di Lago ad alcuni soldati egiziani che si erano stanziati a poche miglia da Amantea, ai piedi del monte Virzi. Tali soldati, secondo tale ipotesi avrebbero assegnato al luogo il nome di un loro re. Citazioni storiche di Lago sono presenti nel testo di Gabriele Barrio “De antiquitate et situ Calabriae” (1571) in cui, dopo aver parlato di Amantea, si legge “Nec longe Lacum puxillum castellum est”. Nell’opera di Girolamo Marafioti, invece, dopo aver parlato del castello di Aiello, si legge: “(…) appresso il predetto castello, incontra il fiume Turbibbo e dopo il fiume Oliva, passato il quale vediamo un piccolo castelletto, chiamato Lago (…)”. Lo storico Fiore ne parla ulteriormente nel suo volume “Calabria illustrata” nominando i signori e i privilegi sebbene le sue ricostruzioni siano state confutate da storici recenti. La storia feudale di Lago fu strettamente connessa a quella della vicina Aiello e pertanto il paese fu inizialmente libero, in seguito fu assoggettato da Sansonetto Sersale e concessa, infine, al vicerè di Calabria nel 1463 direttamente dal re Ferrante d’Aragona. Sempre insieme ad Aiello il territorio di Lago fu acquistato dalla famiglia Cybo Malaspina proveniente da Massa e l’ultima feudataria fu Beatrice Cybo d’Este. Lago consta di alcune contrade (Scavolio, Aria di Lupi -rinomata per la buona pizza-, Seminali, Vasci, Ponticelli ecc.) che un tempo erano abitate da numerosi e svariati lavoratori tra i quali, censiti nel catasto onciario, i più noti erano i barbieri, i falegnami, gli scalpellini, i caccavielli, i crivari e i quadrarari e, in esse, si ergono oggi le chiese che impreziosiscono l’antico borgo.

Lago: Citta dei Presepe, della Strina, degli Artisti e dei tramonti. Gemellata con la citta di Salida (Colorado - USA)
  • Raccolta foto storiche
  • Il patrimonio storico-artistico di Lago comprende la chiesa matrice di San Nicola di Bari la cui consacrazione risale al 1557 e la cui facciata consta di due parti, quella centrale leggermente avanzata e le due ali risalenti al XVII e al XIX secolo. Internamente si presenta in stile barocco sebbene i rifacimenti risalgano al XX secolo e numerose opere vi si custodiscono: dall’altare al tabernacolo settecentesco; dal crocifisso ligneo al fonte battesimale del 1601 e così via. La chiesa di santa Maria ad Nives, inoltre, è un altro edificio sacro di eccezionale bellezza e suggestione poiché esso, edificato nel 1652 come si evince dalla lapide all’ingresso, sorse su una preesistenza duecentesca, la chiesa Sancti Petri de Lacu, menzionata in alcuni documenti vaticani. In facciata si ammira il portale in pietra di influsso aragonese-catalano mentre nell’interno, oggi decorato in stile barocco, presenta numerose decorazioni e altari con la pala dedicata alla Madonna dei Monti. Altre chiese completano le bellezze storico-artistiche di Lago: la chiesa di Santa Maria del Soccorso risalente al XV secolo e ricca di opere d’arte, la chiesa di San Giuseppe, la chiesa della Santissima Annunziata, quella di Santa Marina queste ultime contraddistinte da un’eccezionale profusione di decori e opere; i ruderi della chiesa di Santa Maria degli Angeli fondata nel Seicento dai padri Agostiniani e, infine, il santuario di Santa Maria delle Grazie edificato sulle tracce di un’antichissima chiesa. Altrettanto importanti sono i palazzi che si ergono nel centro storico di Lago tra i quali spiccano il palazzo della Camera Ducale, quello della famiglia Mazzotti in chiaro stile neoclassico, il palazzo Turchi-Politani, vicino all’antica chiesa di San Sebastiano, caratterizzato dagli splendidi manufatti in ferro battuto e così via. Il territorio di Lago occupa una posizione straordinaria nella provincia di Cosenza poiché dalle falde di Monte Cocuzzo si congiunge al mare di Amantea; è per tali ragioni che in esso troviamo percorsi naturalistici diversificati: la località Virzi, ampia terrazza sul mare, la località Pineta, area pic nic, la località Greci, la passeggiata naturalistica sul torrente Acero e il percorso di trekking di una bellezza strepitosa da Greci a Monte Cocuzzo.