“Gli scritti ospitati nella presente pubblicazione riguardano i centri di Amantea e di Lago. Del primo, l’Autore fornisce una plastica rappresentazione della situazione economica e sociale a metà del ’700, attraverso un viaggio immaginario tra i suoi borghi e quartieri: un modo inedito e creativo di utilizzare le fonti catastali. Ne deriva uno spaccato assai interessante della realtà cittadina, caratterizzata da una grande varietà di figure sociali e di ruoli lavorativi e da forti sperequazioni reddituali: una realtà divisa tra i pochi che detengono il grosso della ricchezza e le leve del potere e la stragrande maggioranza della popolazione che vive in condizioni di mera sopravvivenza, con un’incipiente terza forza, una timida borghesia produttiva che, favorita dal processo riformatore del re Carlo di Borbone, si fa spazio nella società conquistando posizioni a detrimento dell’antica aristocrazia nobiliare e religiosa. Come per Amantea, anche per Lago Chiatto ripropone in forma breve la storia del paese, soffermandosi particolarmente sulle vicende rivoluzionarie del 1799 e sul contributo della popolazione laghitana di fede “realista” alla lotta antifrancese del 1806-‘07. I riferimenti ad episodi di vita quotidiana e a personaggi locali del passato e le incursioni in vicende più vicine ai nostri tempi rendono di vivo interesse e di piacevole lettura le pagine ad essi dedicate. Come anche quelle riguardanti la storia delle istituzioni religiose e delle confraternite laiche operanti nel centro pedemontano per il rafforzamento della pietà popolare e la formazione spirituale dei fedeli.”

Dalla prefazione del Prof. Giuseppe Trebisacce